Vitivinicoltura, ecco le tre le novità a sostegno delle imprese nel post pandemia

Scritto da Cristiano Lucchi, venerdì 5 giugno 2020 Agenzia Toscana Notizie

Sono tre le novità introdotte a sostegno delle imprese del settore
vitivinicolo in questa fase di emergenza causata dal Coronavirus. In
particolare la Regione Toscana ha preso atto delle eccezionali difficoltà
che si trovano ad affrontare i viticoltori e ha colto tempestivamente tutte
le opportunità offerte dalla riforma delle norme attuata in occasione
della pandemia, sia a livello europeo che nazionale*, per evitare che le
autorizzazioni al reimpianto e per nuovi impianti vengano perdute, ma anche
per scongiurare il rischio di dovere realizzare l’impianto in condizioni
non ottimali.

“Stiamo lavorando con il governo e le altre regioni per ottenere, prima
possibile, maggiori risorse economiche per il settore. Si tratta di aiuti
previsti dai decreti nazionali per garantire liquidità alle aziende,
ancora oggi lo scoglio più grande per la loro attività”, ha commentato
l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi. “Intanto, tenuto conto delle
complessità economiche e pratiche che i viticoltori incontrano in questo
periodo, a partire dalle sfavorevoli condizioni del mercato del vino,
abbiamo introdotto queste novità per dare una risposta, riteniamo
importante, alle imprese che potranno così usufruire di tutte le
agevolazioni consentite dalla normativa comunitaria”.

Ecco il dettaglio delle nuove misure.

La durata di tutte le autorizzazioni al reimpianto e per nuovo impianto,
scadute o in scadenza nel corso dell’anno 2020, è stata prorogata di un
anno (12 mesi): dato che tali autorizzazioni sono contenute nel Registro
delle autorizzazioni istituito presso ARTEA, quest’ultima, lo scorso 28
maggio, ha effettuato d’ufficio l’operazione di aggiornamento della loro
validità.

I produttori in possesso di autorizzazioni per nuovo impianto che scadono
nel 2020 e che non intendono realizzare l’impianto, non sono passibili
delle sanzioni di cui all’articolo 69, comma 3 della Legge n. 238/2016
(Testo Unico Vino), a condizione che ne diano comunicazione alle autorità
competenti entro il 31 dicembre 2020. A tal fine, i conduttori interessati
devono comunicare entro tale data al Ministero e alla Regione la volontà
di rinunciare alle autorizzazioni loro assegnate, tramite PEC da inviare ai
seguenti indirizzi: pocoi7@pec.politicheagricole.gov.it
<mailto:pocoi7@pec.politicheagricole.gov.it>
e regionetoscana@postacert.toscana.it
<mailto:regionetoscana@postacert.toscana.it>
(con l’indicazione dell’Ufficio Territoriale di competenza cui è
indirizzata la comunicazione).

È possibile applicare la proroga di un anno anche agli obblighi di
estirpazione a fronte di reimpianto anticipato, in scadenza nel corso del
2020, qualora non sia stato possibile procedere alla estirpazione a causa
della pandemia. Per beneficiare di tale proroga, i viticoltori dovranno
fare una richiesta esplicita, debitamente motivata, tramite PEC da inviare
all’Ufficio territoriale di competenza.

*Regolamento di esecuzione (UE) n. 2020/601 della Commissione del 30 aprile
2020, applicato a livello nazionale con il Decreto Ministeriale n. 5779 del
22 maggio 2020 e con la circolare di AGEA Coordinamento n, 36399 del 28
maggio 2020.

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